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di 
Massimo Canevacci, Docente di 
Antropologia “La Sapienza” Roma
 
  Interpreto la possibilità desiderante - da parte di uno spettatore che si svolge 
(o si annusa) in attore performativo dell'evento ODORALO E' BUONO - di bruciare 
banconote di un dollaro come l'attualizzazione di più desideri inscatolati: 
inizialmente quello del giocatore. Come è noto, il vero piacere devastante e 
incontrollabile di ogni vero giocatore è arrivare ad un climax di puntate per 
poi perdere tutto. Qui scatta il piacere assoluto.
 
Paolo Monti colloca questo attivo performer di fronte ad una possibilità 
estrema. Anzi eXtrema ... Trasformare il danaro, l'immortale, sempre 
controvertibile in tutte le altre monete del mondo, vero sostituto all'alchemico 
oro, ormai andato in pensione per la sua avvenuta sostituibilità da qualcosa di 
molto più valorizzante (...$...): solo che il fuoco pneumatico, che contribuiva 
ritualmente alla trasformazione degli elementi più osceni in oro, ora si è 
trasformato in qualcosa di altro.  
E questo è il desiderio secondo. Da tempo gli architetti più avanzati scrivono e 
progettano una architettura che brucia: architecture must burn, come una 
corrente recente dell'antropologia. Un'antropologia infiammata. Questo evento, invece, infiamma sua maestà il dollaro. Just One. 
La mia conseguenza, fatta di logiche permeate dall'abbinamento semiotico, è la 
seguente.  Terzo desiderio. Se nell'era dell'alchimia la merda sotto il fuoco pneumatico 
si trasformava in oro, ora è il suo sostituto mondano - il dollaro per l'appunto 
- a trasformarsi in merda ...  Paolo Monti sa bene tutto questo e così si spiega anche l'enigma del titolo: 
odoralo è buono attesta che il senso più rimosso dalla cultura occidentale - 
l'odorato - viene riattivato proprio per questo: riscoprire il piacere 
dell'odore e l'odore più piacevole a partire dall'infanzia, poi rimosso 
dall'imperativo culturale, è proprio questa: lo sterco. Riscoprire, riattivandolo, il potere dell'olfatto che ancora per una volta - 
almeno artisticamente - sarà possibile risperimentare la bontà dell'odore più 
basso e rimosso. Just One ... Shit ... quarto desiderio ...
 
Maxx Canevacci2000
 
 
 
  
 
 
Massimo Canevacci insegna Antropologia presso la Facoltà di Sociologia 
dell'Università "La Sapienza" di Roma. Tra i suoi ultimi lavori: Antropologia 
della comunicazione visuale (1997), La città polifonica. Saggio 
sull'antropologia della comunicazione urbana (1996), Culture eXtreme. Mutazioni 
giovanili tra i corpi delle metropoli (1999). 
 
“Odoralo è buono!” è tratto dalla raccolta di testi prodotti per la mostra 
personale di Paolo Monti, 
Vierdimensional², tenutasi nel 2001 all'Università 
di Konstanz (D),
 Galerie Auf Der Empore.
 
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