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SpeculaZioni

 

di Denis Fadda
Professore di diritto internazionale e président honoraire de l'Académie des Sciences
d'outre-mer francese

Dobbiamo vedere l'artista Paolo Monti come un medico umanista dei tempi che furono, che percepiva nel corpo dell’uomo sofferente molto di più di un corpo bensì la manifestazione perfetta e fragile del macrocosmo.

Monti porta lo stesso sguardo sulla concretizzazione della moneta di scambio che sono le banconote.  Le ausculta, le radiografa, le sottomette a esami approfonditi e a delle prove diverse come un medico rigoroso e illuminato osserva gli essere umani.

Di quale malattia soffrono quindi le banconote?  Sono fabbricate e riprodotte in serie, e benché rappresentino un dato cifrato di valore assoluto garantito dalle autorità statali, sono sottoposte alla stanchezza, alla malattia, alla sparizione come gli essere viventi.

Poiché la banconota, cartacea, deriva dall’albero e, manifestamente, se lo ricorda.

Gli alberi sono, tra i vivi, i più sedentari.
La banconota cartacea è il più nomade degli oggetti fabbricati.
É al medesimo tempo il più intimo e collettivo: passa di mano in mano.
Che destino!

La banconota è quindi sottoposta al consumo (“usure” in francese), ossia il deterioramento per via del tempo.  E’ questo paradosso che studia Monti con il rigore dello scienziato e le ali del sognatore.  In lingua francese, la parola usure ha un secondo significato, di ordine finanziario: è l'interesse percepito al di sopra del tasso d’interesse legale e che procura quindi un beneficio illegittimo

Il rapporto tra l’oggetto materiale e il valore che esso veicola è abissale. 

Ora, Monti sottopone le banconote alla prova del tempo, tempo materializzato dallo spazio.  Avrebbe potuto spedire la banconota in un sottomarino ma ha scelto di metterlo in orbita nel cosmo.  La carta, nelle sue traiettorie indefinitamente ripetute, si ricorderà dell’albero?

Marguerite Yourcenar, dell’Académie française, ha scritto un bel racconto il cui filo conduttore è il destino di una moneta a Roma nel 1933: una semplice moneta di dieci lire passa di mano in mano e simbolizza il contatto tra essere umani smarriti nella propria passione e nella loro solitudine.  Il titolo del libro «Denier du rêve» (« Moneta del sogno ») esprime il rapporto paradossale tra la materialità banale della moneta e la potenza indomabile di quel che rappresenta: il sogno.

Oggi la moneta si smaterializza, e la terra non preserva più nel suo grembo vecchie monete addormentate incise di visi umani.  Oggi, la speculazione finanziaria raggiunge tutto lo spazio mondiale e riduce il tempo.  Le transazioni collegano tutti i punti dello spazio nell’immediato.  Lo spazio e il tempo sono cancellati.

L'evoluzione del verbo francese spéculer (speculare) è illuminante: dal quattordicesimo al diciottesimo secolo, fedele alla sua radice latina, significa: osservare, spiare, guardare dall’alto e allo stesso tempo penetrare per lo spirito, meditare.  Lo si impiega sia in senso scientifico sia in senso filosofico per rendere conto delle realtà del mondo fisico e delle realtà del pensiero. 

É solo a partire del diciannovesimo secolo che il verbo spéculer prende un senso economico, legato alla ricerca del profitto, accezione più utilizzata oggi.  Si tratta di cercare di ottenere un guadagno per anticipazione dell’evoluzione del valore di un bene.  Il guadagno è quindi legato al rapporto tra il tempo e il desiderio, tra l’inumano e l’umano, l’immutabile e il « fluttuato ».

La profondità e l’autenticità del lavoro di Monti si gioca nella delucidazione dei legami complessi e dolorosi tra questi tre ambiti: la speculazione scientifica, la speculazione filosofica e la speculazione economica.  Solo un artista vero può illuminare con il rigore del pensiero e la libertà dell’immaginazione la comprensione del mondo contemporaneo e l'apprensione di un avvenire comune.
 

Roma, 2016
Denis Fadda
Professore di diritto internazionale
e président honoraire de l'Académie des Sciences d'outre-mer francese


 

 

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Testi critici sulla trattazione del denaro nell'opera di Paolo Monti


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SpeculaZioni” è tratto dalla raccolta di testi prodotti per la mostra personale di Paolo Monti, “Volatili$$imi. The Most Dangerous Money” -inaugurata l'11 Aprile 2016 presso la sua galleria terrestre, Pied à Terre 37788, gemellata con la sua galleria satellitare EduSat 37788, a bordo della quale la sua opera Infra-TazebAu s'pace - Sindone 21'37" orbita nello spazio dal 17 agosto 2011.


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